26 Settembre 2015
《Gesù disse ai suoi discepoli: “Mettetevi bene in mente queste parole: Il Figlio dell’uomo sta per essere consegnato nelle mani degli uomini”. Essi però non capivano queste parole: restavano per loro così misteriose che non ne coglievano il senso》 (cfr Lc 9,43b-45).
E noi, oggi, riusciamo a cogliere il senso di queste parole? Abbiamo letto questo Vangelo nella
s . Messa di questa mattina al Santo Sepolcro: forti emozioni … occhi inumiditi … desiderio che il tempo si fermasse … Là memoria perenne della Sua “consegna” a noi sue creature … fino a quando passerà la scena di questo mondo .《Signore Gesù, fa che io impari da te a “consegnarmi”, oltre ogni timore …》.
Oggi ultimo giorno, domani, alle 4.20 partenza da Betania per l’aeroporto …
Dopo la s. Messa delle ore 6 – dove ho ricordato tutti e ciascuno – sono andato ad Al Zaria ( territorio palestinese con amministrazione e controllo dei palestinesi. Al ritorno, stop al posto di polizia ebraica. Salgono sul minibus due giovani militari, un uomo e una donna, col mitra … Lui rimane alla porta; lei controlla i passaporti. Una graziosa bambina, in braccio alla sua mamma, accanto il fratellino ( ci eravamo conosciuti aspettando il minibus), non curante di ciò che accade, mi fissa con i suoi occhi neri e, a lungo, mi sorride … Pranzo con i Frati Francescani al San Salvatore, sede principale della custodia di Terra Santa.
Nel pomeriggio, visita al Monastero delle Clarisse, dove ci sono delle monache italiane.
Questa esperienza in Terra Santa si conclude quasi simbolicamente così, con dei “segni”:
– Il segno della celebrazione eucaristica al Santo Sepolcro: il Crocifisso non è qui è Risorto …!
– Il segno della mensa: condivisione e fraternità, ingredienti decisivi per la giustizia e la pace …
– Il segno del monastero: solo Dio!
– Quale segno per il futuro di questa e altre Terre?
Il “mitra” o il “sorriso” di una creatura innocente?
Il SORRISO, vogliamo sperare … e per questo non stanchiamoci di pregare … fidandoci di Chi ha nelle sue mani il destino dell’umanità e d’ogni creatura …
GRAZIE per le vostre risonanze e preghiere. Un caro saluto, p. Antonio