Frammenti di luce

26 gennaio 2016

《 Per questo motivo ti ricordo di ravvivare il dono di Dio, che è in te mediante l’imposizione delle mie mani. Dio infatti non ci ha dato uno spirito di timidezza, ma di forza, di carità e di prudenza. Non vergognarti dunque di dare testimonianza al Signore nostro, né di me, che sono in carcere per lui; ma, con la forza di Dio, soffri con me per il Vangelo》 (cfr 2 Timoteo 1,1-8).
Accogliamo anche noi l’esortazione di Paolo al discepolo Timoteo a ravvivare il dono di Dio (per noi, soprattutto la fede!) e a non vergognarci di essere cristiani. Anzi, proprio dove c’è ostilità verso Cristo e la Chiesa, la’ siamo chiamati ad essere testimoni con la vita e, se necessario, anche con la parola che fluisce dall’esperienza di fede personale e comunitaria, ben consapevoli che, a volte, non è facile …
《Eterno Padre, donaci lo Spirito di fortezza per essere testimoni credibili, capaci di “soffrire” per il Vangelo, sicuri della sua fecondità in noi e nelle nostre relazioni, dentro e fuori le nostre famiglie, comunità, ambienti di lavoro, di svago …》. Buona giornata, p. Antonio

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