Frammenti di luce

6 novembre 2016

《 Che poi i morti risorgano, lo ha indicato anche Mosè a proposito del roveto, quando dice: “Il Signore è il Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe”. Dio non è dei morti, ma dei viventi; perché tutti vivono per lui».》(cfr Lc 20,27-38).

In questi giorni di particolare ricordo e preghiera per i defunti -e, ciascuno, ha i suoi cari! -, la Parola di Dio di quest’oggi ci è di grande luce, consolazione e speranza: oltre lo strettissimo e scuro passaggio della morte, si apre l’orizzonte infinito della dimora eterna di Dio Trinità e della nostra con Dio…Osservando il modo di agire anche di noi cristiani – dentro le nostre famiglie e negli altri ambienti di vita –  spesso mi chiedo se davvero crediamo  nella risurrezione dei morti, nella mia, tua risurrezione …!  Infatti, mi sembra che si agisca, si progetti la vita, ci si affanni come se la vita  si concludesse su questa terra, se va bene chiusi in una bara o cremati…Se così fosse,  che senso avrebbe nascere e vivere per morire? 《Signore Gesù.  Grazie del dono della vita, così come è … Grazie per il dono della risurrezione sgorgato dal seno della Trinità fin dell’eternità. ..》.Buona domenica! P. Antonio

 

 

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