1 Luglio 2017
《In verità io vi dico, in Israele non ho trovato nessuno con una fede così grande!》 (cfr Mt 8,5-17).
Con queste parole, Gesù tesse l’elogio del centurione: un militare romano pagano che ha creduto in lui; non così quelli che appartenevano al popolo eletto.
Dio non fa preferenza di persone. Ieri, come oggi, non è l’appartenenza ufficiale ad una religione che ci unisce a Dio, che ci purifica e salva. Ciò che ci trasforma e dona un orientamento nuovo alla nostra esistenza è la fiducia in Dio, l’abbandonarsi tra le sue braccia, come un bimbo sul petto della madre…Cose risapute, mi si dirà. È vero! Ma tutti sappiamo quanto non sia facile “abbandonarsi”…
Questo è un atteggiamento che richiede esercizio di fede, perseveranza, semplicità, nella consapevolezza della propria “pochezza”.Per questo col centurione invochiamo:《 Signore, io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto, ma di’ soltanto una parola e il mio servo sarà guarito… io sarò guarito》.Buona giornata! P. Antonio