Frammenti di luce

19 Settembre 2017

《 Vedendola, il Signore fu preso da grande compassione per lei e le disse: «Non piangere!». Si avvicinò e toccò la bara, mentre i portatori si fermarono. Poi disse: «Ragazzo, dico a te, àlzati!». Il morto si mise seduto e cominciò a parlare》(cfr Lc 7,11-17).
Gesù ridona la vita ad un ragazzo figlio unico di madre vedova. Gesù è spinto dalla sua “compassione”.
Egli non è indifferente dinanzi al dolore della sua creatura. Egli, nell’unità della Trinità, come Creatore ci dona la vita e come Redentore ci dona continuamente il suo Spirito per mantenerci in esistenza e vivere una vita “secondo lo Spirito”. Finché dura quest’《oggi》del tempo storico, Gesù si rende presente, agisce con “compassione” mediante le persone che, credendo in lui, lo accolgono, lo seguono,  lo servono soprattutto nelle membra più bisognose e sofferenti  del suo “corpo” .
Ciascuno di noi – così come è ! – è chiamato ad essere “presenza” di Cristo Gesù nella Chiesa e nella società di oggi, in famiglia e in ogni altro ambiente …Non possiamo “delegare” altri … !!
《Vieni, Santo Spirito,  donaci il pensiero e il sentire di Gesù,  la sua “compassione”, per essere “sacramento” (segno e strumento …) di lui per quanti incontriamo sui sentieri della nostra esistenza … e sarà esperienza di generosa “compagnia” e “risurrezione” … fin da quaggiù …》. Buona giornata! P. Antonio

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