Frammenti di luce

10 Gennaio 2018

《 Samuèle andò a dormire al suo posto. Venne il Signore, stette accanto a lui e lo chiamò come le altre volte: «Samuèle, Samuèle!». Samuèle rispose subito: «Parla, perché il tuo servo ti ascolta».Samuèle crebbe e il Signore fu con lui, né lasciò andare a vuoto una sola delle sue parole》(cfr 1Samuele 3,1-10 19-20).
Il giovane Samuele ha percepito la presenza del Signore e ha udito la sua “voce” perché attento ad “ascoltare” la sua Parola e viverla, tanto da non perdere nessuna delle parole del Signore. Chi vuole essere “familiare” di Dio e suo “amico”  non può prescindere dell’ascolto assiduo (→continuo e costante!) della Parola di Dio.
Se diciamo che non abbiamo tempo per “ascoltare” la Divina Parola, inganniamo noi stessi, perché, poi, di fatto, nell’arco delle 24 ore  di ogni giorno, sono tante altre le “voci” a cui diamo spazio e tempo e, spesso, ci lasciano insoddisfatti e vuoti… Impegniamoci a rivedere l’organizzazione del tempo nelle nostre giornate,  dando priorità effettiva a ciò che conta e sazia davvero il nostro cuore.
《Parla, Signore, sono qui per ascoltarti》. Buona giornata! P. Antonio

Lascia un commento