《 Allora i capi dei sacerdoti e i farisei riunirono il sinedrio e dissero: «Che cosa facciamo? Quest’uomo compie molti segni. Se lo lasciamo continuare così, tutti crederanno in lui, verranno i Romani e distruggeranno il nostro tempio e la nostra nazione».Ma uno di loro, Caifa, che era sommo sacerdote quell’anno, disse loro: «Voi non capite nulla! Non vi rendete conto che è conveniente per voi che un solo uomo muoia per il popolo, e non vada in rovina la nazione intera!». Questo però non lo disse da se stesso, ma, essendo sommo sacerdote quell’anno, profetizzò che Gesù doveva morire per la nazione; e non soltanto per la nazione, ma anche per riunire insieme i figli di Dio che erano dispersi. Da quel giorno dunque decisero di ucciderlo.》(cfr Gv 11, 45-56).
L’evangelista Giovanni mette in evidenza i fattori che inducono i capi dei sacerdoti e i farisei alla decisione di uccidere Gesù.
Il popolo, soprattutto dopo la risurrezione di Lazzaro, si affezionava a Gesù; lo cercava e lo seguiva. Tutto ciò suscitava invidia e gelosia in chi si riteneva detentore di tutta la verità.
Inoltre, Caifa offre la motivazione della “ragion di stato” per cui uccidere Gesù: Meglio che muoia uno e non perisca invece l’intera nazione per l’intervento dei Romani. Costoro, infatti, mal tolleravano i disordini causati anche da ragioni religiose. Ma è l’apostolo Giovanni che ci offre la chiave lettura adeguata per “conoscere” e “comprendere” la vera ragione della morte di Gesù: “Riunire i figli di Dio dispersi”.
《Signore Gesù, ancora oggi – e, forse sempre, senza la tua grazia ci è difficile, anzi impossibile capire e accettare la via del dolore e della morte per la salvezza di ogni tua creatura e del mondo intero. Donaci la grazia, in ogni momento presente, di immergerci nel mistero del tuo dolore e della tua morte, per partecipare anche noi – ciascuno! – con la nostra “passione” e “morte” , al mistero della tua e nostra risurrezione, in qualche modo, già da questa terra …》 Buon immersione nel suo Mistero …
P. Antonio