29 Marzo 2018
Giovedì Santo
《 Voi mi chiamate Maestro e Signore; e dite bene, perché lo sono. Se dunque io, che sono il Signore e il Maestro, vi ho lavato i piedi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri. Infatti vi ho dato un esempio, affinché anche voi facciate come vi ho fatto io.》(cfr Gv 13,1-15).
Gesù, il “servo sofferente”, proprio come un “servo”, lava i piedi ai discepoli dando esempio concreto – fatti, dunque, non parole! – che l’autorità è servizio; che Dio si è fatto uomo non per essere servito, ma per servire. Pertanto, il cristiano che vuole essere tale, è chiamato a seguire le orme del suo Maestro e Signore. Non viene spontaneo “servire”, soprattutto “perseverare” in un servizio disinteressato vissuto senza appariscenza, con umiltà.
Lo sappiamo, anche negli ambienti ecclesiali ed ecclesiastici ci sono esperienze molto belle di servizio generoso, concreto, perseverante, umile.
Ma, purtroppo, c’è anche molta sete di potere, di apparire, di fare carriera, servendosi di … più che per servire …
E la differenza si “fiuta” molto presto. 《Signore Gesù, fa’ che non solo ammiriamo il modo di servire tuo e di tanti e tanti tuoi discepoli, ma fa’ che imitiamo!Si, non parole, né apparenza, ma fatti, con generosa umiltà.
Buon Giovedi Santo, P. Antonio》.