8 Luglio 2018
《 Fratelli, affinché io non monti in superbia, è stata data alla mia carne una spina, un inviato di Satana per percuotermi, perché io non monti in superbia.A causa di questo per tre volte ho pregato il Signore che l’allontanasse da me. Ed egli mi ha detto: «Ti basta la mia grazia; la forza infatti si manifesta pienamente nella debolezza».》 (cfr 2 Corinti 12,7-10).
Ognuno ha una o più “spine” nella propria carne.Non sappiamo quale fosse la spina di San Paolo. Certamente gli procurava molta sofferenza se per ben “tre volte” chiede di essere liberato. La risposta di Gesù è decisiva per la vita di Paolo e per la nostra: 《Ti basta la mia grazia》. In queste parole di Gesù ci è indicata una fondamentale legge di vita. È opinione (forse convinzione!) molto diffusa che la fede cristiana ci dovrebbe garantire un certo benessere sia materiale (salute, lavoro, buon tenore di vita …) che sociale e spirituale (giustizia, pace, relazioni sempre serene con tutti, Dio compreso). Invece sperimentiamo che spesso non è così per molteplici ragioni: ciascuno, forse, conosce le sue. “Ti basta la mia grazia …”. Gesù oggi dice a ciascuno di noi come ieri a Paolo: ” Ti basto io”! Gesù vuole stabilire con ciascuno una “relazione personale” non finalizzata a farci “avere” di più su questa terra, ma a crescere in ordine all’ “essere” di più, fino alla pienezza della nostra natura umana, del nostro essere personale che si realizza nel “dono di sé, appunto, come Gesù …Oggi, consapevoli della nostra “debolezza”, invochiamo: 《Gesù, mi basta la tua grazia, mi basti tu!》. Buona Domenica! P. Antonio