Frammenti di luce

12 Settembre 2018

<<Questo vi dico, fratelli: il tempo ormai si è fatto breve; d’ora innanzi, quelli che hanno moglie, vivano come se non l’avessero; coloro che piangono, come se non piangessero e quelli che godono come se non godessero; quelli che comprano, come se non possedessero; quelli che usano del mondo, come se non ne usassero appieno: perché passa la scena di questo mondo! >> (1 Corinti 7,25-31).

La cultura, soprattutto quella occidentale, è imbevuta di “relativismo” il cui orizzonte è chiuso – e a volte prigioniero – dentro i confini del temporale, del terreno e dell’umano legato all’interesse immediato e contingente. Sembra che anche l’apostolo Paolo si muova sull’onda di un relativismo, ma di ben altra natura. Per Paolo, sì, tutto è relativo, ma nella prospettiva dell’Eterno, dell’essere umano pellegrino della Trascendenza … <<Santo Spirito, donaci la saggezza di chi vive in questo mondo con un sano distacco avendo lo sguardo su ciò che non passa …>>. Buona giornata! P. Antonio

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