Frammenti di luce

16 Marzo 2019

<< In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:«Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo” e odierai il tuo nemico. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».>> (Mt 5,43-48 ).

I figli, nel loro patrimonio genetico (DNA) portano delle caratteristiche peculiari dei genitori. Ciò vale sia per la dimensione biologica che per quella affettiva, intellettiva e spirituale. La nostra filiazione divina è iscritta nel nostro DNA! Nasciamo con questo patrimonio genetico; poi, può subire – e, ahimè, subisce – delle variazioni per una molteplicità di situazioni, drammatiche e, perfino, tragiche dell’esistenza. Pertanto, amare ad immagine di Dio Creatore e Redentore, è la vocazione di ogni essere umano, in particolare del cristiano. Amare i nemici è la pienezza dell’amore! Non amare è oscurare e perfino negare, pervertire l’orientamento “creaturale” dell’amore. Conseguenza? Stiamo male! Allora, cosa fare? Seguire un cammino di conversione facendo la propria parte nell’attivare processi di pacificazione nei rapporti interpersonali dentro e fuori le famiglie… <<Vieni, Santo Spirito, ravviva in noi la consapevolezza e coscienza di essere figli dell’Eterno Padre e relazionarci come figli, disponibili a perdonarci e a perdonare >>. Serena giornata! P. Antonio

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