Frammenti di luce

5 Maggio 2019

<<Quand’ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci i miei agnelli». Gli disse di nuovo, per la seconda volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pascola le mie pecore». Gli disse per la terza volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandasse: «Mi vuoi bene?», e gli disse: «Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecore. >> (cfr Gv 21,1-19) .

Gesù è fedele alle sue promesse, alla sua chiamata e non abbandona chi sbaglia, perfino chi tradisce, come Pietro… Egli ci dà sempre un’altra nuova possibilità… Lui, sì! E noi? Dopo che Gesù testimonia la prova più grande dell’amore, col dono della sua vita, chiede a Pietro non se crede, ma se lo ama. Gesù non vuole instaurare un rapporto di lavoro/servizio o/e etico, né con Pietro, né con altri .. Egli vuole una relazione d’amore, da persona a persona. In questa relazione nasce e si alimenta ogni “servizio/missione” a beneficio del “gregge”. La domanda che Gesù rivolge a Pietro – “Mi ami? – è rivolta a ciascuno di noi in qualunque condizione e stato di vita ci troviamo. Ad ognuno anche la risposta! Con la consapevolezza del nostro limite e consapevoli che non sappiamo amare come Gesù ci/mi ama, con umiltà e fiducia, ci “consegniamo” a Lui: << Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene..>>. Serena domenica! P. Antonio Santoro omi

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