7 Giugno 2019
<< Benedici il Signore, anima mia, quanto è in me benedica il suo santo nome. Benedici il Signore, anima mia, non dimenticare tanti suoi benefici. // Perché quanto il cielo è alto sulla terra, così la sua misericordia è potente su quelli che lo temono; quanto dista l’oriente dall’occidente, così egli allontana da noi le nostre colpe.>> ( cfr Salmo 102/103).
“Benedire” manifesta la gratitudine gioiosa per aver riconosciuto e accettato i “benefici” che il Signore mi/ci fa. In questo senso, benedire è come aprire gli occhi della mente e dell’anima e, a volte, anche fisicamente, per vedere con oggettività il tanto bene, i tanti doni ricevuti… Benedire è: una permanente scuola di vita e di ottimismo realista; è superamento continuo a non chiudersi nel mondo egoistico dei propri interessi e aprirsi agli altri. Aprirsi anzitutto a Dio e riconoscere di essere destinatari, ciascuno personalmente – ed insieme – dell’amore di misericordia di Dio. Riconoscere di essere oggetto di questa Divina Misericordia, e accettarla, è la “medicina” che cura le ferite relazionali e dell’anima, della mente, della psiche con dei riflessi curativi anche sulla nostra dimensione fisica. Benedire è obbedire allo Spirito Santo, essere docili alla sua azione e assecondarla … Benedire ci educa ad essere persone che sanno riconoscere il bene là dove si trovano e vivono, apprezzarlo e potenziarlo … Per tutto questo e , certamente, tanto altro, ravviviamo costantemente la memoria del bene, soprattutto quello ricevuto, andando oltre ogni “ombra”, con una preghiera di benedizione: << Benedici il Signore, anima mia, quanto è in me benedica il suo santo nome. Benedici il Signore, anima mia, non dimenticare tanti suoi benefici. >>. Serena giornata! P. Antonio Santoro omi