25 Luglio 2019
<<Fratelli, noi abbiamo un tesoro in vasi di creta, perché appaia che questa straordinaria potenza appartiene a Dio, e non viene da noi. In tutto, infatti, siamo tribolati, ma non schiacciati; siamo sconvolti, ma non disperati; perseguitati, ma non abbandonati; colpiti, ma non uccisi, portando sempre e dovunque nel nostro corpo la morte di Gesù, perché anche la vita di Gesù si manifesti nel nostro corpo. >> ( cfr 2Cor 4,7-15).
Il nostro tesoro più prezioso ed inestimabile è Dio che abita in ciascuno di noi: “Dio è più intimo a me di me stesso” afferma Sant’Agostino. Egli ci ama tanto da scegliere una dimora così fragile: la vulnerabilità del nostro cuore. Questo “cuore” è come un vaso prezioso e fragile; esso ha bisogno di essere costantemente custodito, curato, guarito dall’amore misericordioso del nostro Dio rivelato in Gesù morto e risorto. La Sua misericordia ricompone questo “vaso” quando subisce qualche crepa per la fragilità della nostra condizione umana… Quando ciò accade, scopriamo, in modo sempre nuovo, che tutto è grazia! << Nella mia miseria, soccorrimi, Signore!>>. Serena giornata! P. Antonio Santoro omi