10 Agosto 2019
<<In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «In verità, in verità io vi dico: se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto. Chi ama la propria vita, la perde e chi odia la propria vita in questo mondo, la conserverà per la vita eterna. Se uno mi vuole servire, mi segua, e dove sono io, là sarà anche il mio servitore. Se uno serve me, il Padre lo onorerà».>> (Gv 12,24-26 ).
Come Gesù, anche noi – ognuno! – se vogliamo sperimentare la fecondità dell’amore, quindi della vita, è chiamato a seguire ed assecondare il dinamismo vitale del “chicco di grano”: <<Morire “per” Amore>>! Lasciar morire ciò che di sé impedisce all’amore, che vive in ciascuno, di crescere e svilupparsi e “sfamare” sé ed altri … Purtroppo, spesso si ha un’idea/esperienza molto romantica o banale o idealista o negazionista dell’amore, a seconda dei propri vissuti personali e familiari. L’amore, nell’esperienza dell’umano, non gode di purezza assoluta Esso, nella nostra esperienza di uomini e di donne, grandi e piccoli, ha bisogno di essere costantemente purificato, come il sangue nel nostro organismo… Se vogliamo che la solitudine di cui tanto si soffre oggi – in tutti gli ambienti, a cominciare dalle famiglie e a tutti i livelli – sia abitata da una “Presenza”, non abbiamo altra scelta che quella del “chicco di grano” … <<Santo Spirito, insegnaci ad essere docili al tuo insegnamento e alle tue ispirazioni: saper “morire per amore” nelle piccole e grandi scelte quotidiane… >>. Buon onomastico a chi porta il nome di Lorenzo, di cui oggi ricorre la memoria liturgica. Lorenzo lo ricordiamo proprio perché è morto per amore, come chicco di grano… Serena giornata! P. Antonio Santoro omi