Frammenti di luce

7 Febbraio 2020

 << Entrata la figlia della stessa Erodìade, danzò e piacque a Erode e ai commensali. Allora il re disse alla fanciulla: «Chiedimi quello che vuoi e io te lo darò». E le giurò più volte: «Qualsiasi cosa mi chiederai, te la darò, fosse anche la metà del mio regno». Ella uscì e disse alla madre: «Che cosa devo chiedere?». Quella rispose: «La testa di Giovanni il Battista». E subito, entrata di corsa dal re, fece la richiesta, dicendo: «Voglio che tu mi dia adesso, su un vassoio, la testa di Giovanni il Battista». Il re, fattosi molto triste, a motivo del giuramento e dei commensali non volle opporle un rifiuto. E subito il re mandò una guardia e ordinò che gli fosse portata la testa di Giovanni.>> (cfr Mc 6,14-29 ). Giovanni muore come testimone della verità che viene da Dio. Muore per la mano omicida di potenti di turno (Erode, Erodiade…); ma muore anche per la connivenza di commensali vigliacchi. Chi compie il male ha sempre degli alleati! Così pure chi fa il bene ha i suoi alleati, cominciando da Dio, sorgente di ogni bene… Per noi, la sfida è sempre quella di decidere da quale parte stare e agire di conseguenza, alleandosi con chi fa il male (magari presentandolo come un bene) o con chi fa il bene, il bene possibile… Per Giovanni Battista  – così come sarà dopo per Gesù – la vera posta in gioco era obbedire a Dio piuttosto che  assecondare, col proprio silenzio, le scelte e i comportamenti contrari a Dio e alla sua Legge. Viviamo in un tempo e in culture che, anche quando non negano Dio esplicitamente, lo si nega nelle scelte concrete che riguardano, per esempio, “valori non negoziabili” chiaramente espressi da Papa Benedetto e richiamati da Papa Francesco nei momenti opportuni: <<Il rispetto e la difesa della vita umana, dal concepimento fino alla morte naturale, la famiglia fondata sul matrimonio tra uomo e donna, la libertà di educazione dei figli e la promozione del bene comune in tutte le sue forme>>  (Benedetto XVI, “Sacramentum Caritatis” 83). <<Ecco perché – afferma il Papa emerito Benedetto XVI –  appare sempre più indispensabile che l’Europa si guardi da quell’atteggiamento pragmatico, oggi largamente diffuso, che giustifica sistematicamente il compromesso sui valori umani essenziali, come se fosse l’inevitabile accettazione di un presunto male minore. Tale pragmatismo, presentato come equilibrato e realista, in fondo tale non è, proprio perché nega quella dimensione valoriale ed ideale, che è inerente alla natura umana>>. Invochiamo lo Spirito per abitare questo nostro tempo e cultura coerentemente alla nostra dignità umana e cristiana. <<Santo Spirito, donaci la forza di dare testimonianza pubblica della nostra fede a tutti i livelli in cui i cristiani siamo presenti>>. Serena giornata! P. Antonio Santoro omi

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