20 Febbraio 2020
<< Fratelli miei, la vostra fede nel Signore nostro Gesù Cristo, Signore della gloria, sia immune da favoritismi personali. Supponiamo che, in una delle vostre riunioni, entri qualcuno con un anello d’oro al dito, vestito lussuosamente, ed entri anche un povero con un vestito logoro. Se guardate colui che è vestito lussuosamente e gli dite: «Tu siediti qui, comodamente», e al povero dite: «Tu mettiti là, in piedi», oppure: «Siediti qui ai piedi del mio sgabello», non fate forse discriminazioni e non siete giudici dai giudizi perversi? >> (cfr Gc 2,1-9). L’apostolo Giacomo affermava questo circa duemila anni fa. Per quel tempo e per ogni tempo, luogo e cultura, ecco un messaggio rivoluzionario della fede cristiana: le persone hanno pari dignità! Ogni essere umano vale per quello che è non per quello che possiede e per quello che appare. In teoria siamo tutti, o quasi, d’accordo; nella pratica, però, i trattamenti di favore ci sono in ogni ambiente sia laico che religioso. Non rassegniamoci seguendo la corrente … Comprendiamo che ci sono ruoli istituzionali, ma l’osservanza di tali ruoli non sia mai a discapito della dignità delle persone, soprattutto se poveri. << Guardate a lui e sarete raggianti… Questo povero grida e il Signore lo ascolta, lo salva da tutte le sue angosce. >> (Dal Salmo 33/34). Serena giornata! P. Antonio Santoro omi