21 Febbraio 2020
<< A che serve, fratelli miei, se uno dice di avere fede, ma non ha le opere? Quella fede può forse salvarlo? Se un fratello o una sorella sono senza vestiti e sprovvisti del cibo quotidiano e uno di voi dice loro: «Andatevene in pace, riscaldatevi e saziatevi», ma non date loro il necessario per il corpo, a che cosa serve? Così anche la fede: se non è seguita dalle opere, in se stessa è morta … Tu credi che c’è un Dio solo? Fai bene; anche i demòni lo credono e tremano! Insensato, vuoi capire che la fede senza le opere non ha valore?>> (cfr Gc 2,14-24.26). La fede cristiana è fede in un Dio che si è fatto carne, evento, storia, donando tutto se stesso! È in questa logica dell’incarnazione che si può comprendere il legame inscindibile tra fede e opere; e la ragione per cui non può esserci fede in Lui, senza la concretezza delle opere. Che valore avrebbe l’affermazione “ti voglio bene” se poi non seguissero gesti concreti che dimostrino nei fatti la benevolenza dichiarata a parole? Lo stesso ragionamento vale per il rapporto fede ed opere. L’esperienza ci dice che quando la fede è testimoniata dalle opere attira altri a credere o, comunque, ad interrogarsi.. Invece, quando i fatti contraddicono la fede professata a parole, allontanano… In breve, possiamo dire che il test dell’autenticità della fede è la carità vissuta. <>. Serena giornata! P. Antonio Santoro omi