Frammenti di Luce. 7 Febbraio 2022.
<< In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli, compiuta la traversata fino a terra, giunsero a Gennèsaret e approdarono. Scesi dalla barca, la gente subito lo riconobbe e, accorrendo da tutta quella regione, cominciarono a portargli sulle barelle i malati, dovunque udivano che egli si trovasse. E là dove giungeva, in villaggi o città o campagne, deponevano i malati nelle piazze e lo supplicavano di poter toccare almeno il lembo del suo mantello; e quanti lo toccavano venivano salvati.>> (Mc 6,53-56). “Chiesa in uscita” … “Periferie esistenziali” … Sono espressioni del “frasario” molto eloquente di Papa Francesco. Espressioni che sono entrate nel linguaggio comune degli ambienti ecclesiali. C’è da sperare che nella Chiesa e nella prassi pastorale si passi sempre più dalle espressioni verbali, per quanto efficaci, alla concretezza dell’agire di una “Chiesa in uscita” verso le “periferie esistenziali”, seguendo lo “stile pastorale” di Gesù. Lui, buon pastore, “volto” misericordioso del Padre, nella potenza dello Spirito, era sempre “in uscita” per le vie della Palestina; sempre attento alle persone dai tanti e tanti bisogni, come testimonia, ancora una volta, il Vangelo di quest’oggi. Il racconto evangelico non ci dice se le persone bisognose che cercavo Gesù credevano nella divinità della sua persona o semplicemente nella sua potenza di fare miracoli e guarigioni. Sappiamo che Gesù opera a favore di questi bisognosi… E dall’insieme dei Vangeli, sappiamo anche, che le guarigioni sono “segni” di un’altra guarigione, la “guarigione del cuore”, la salvezza! Forse anche noi, cerchiamo Gesù per ottenere miracoli e guarigioni … Gesù sa di cosa abbiamo bisogno e cosa ci è più necessario, fidiamoci e affidiamoci a Lui, chiedendogli ciò che è più necessario al nostro vero e integrale bene: << Signore Gesù, guarisci le profondità del mio cuore perché tutto il mio essere sia guarito…>>. Serena Giornata!
P. Antonio Santoro omi