Frammenti di Luce.11 Agosto 2022.
Santa Chiara.
<< In quel tempo, Pietro si avvicinò a Gesù e gli disse: «Signore, se il mio fratello commette colpe contro di me, quante volte dovrò perdonargli? Fino a sette volte?». E Gesù gli rispose: «Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette.>> (cfr Mt 18,21-19,1). Mi sono chiesto perché la Chiesa, in questo giorno in cui celebriamo la memoria di Santa Chiara d’Assisi, ci fa leggere questo Vangelo sul perdono. Forse ci saremmo aspettati di leggere un testo sulla “povertà”, vista la peculiarità del carisma di S. Chiara. Ma, a ben riflettere, “perdono e povertà” vanno insieme! Infatti per “perdonare” occorre essere davvero “poveri”, non tanto di cose – anche! – ma soprattutto di se stessi. Possiamo perdonare nella misura in cui siamo disposti a “saper perdere” per il Signore. Se Gesù ci chiede di perdonare, significa che possiamo farlo, ma ad una condizione ben precisa: nella misura che Cristo vive in me: Lui cresce, io diminuisco ed è Lui che perdona, perché è Lui che trasforma il mio io: “svuotandolo”, progressivamente, non solo della comprensibile aggressività, ma anche di ogni forma di giusta “rivalsa”. L’<<umano>> fa molta fatica ad accogliere la “povertà evangelica” del perdono. Per questo, fidandoci della Parola di Gesù, con umiltà preghiamo: <<Santo Spirito, donaci quella povertà del cuore che lasci sempre più spazio alla presenza del Divino, e sapremo perdonare…>>. Graziati, perdoniamo, serena giornata! Auguri e la nostra corale preghiera per chi porta il nome di Chiara.
P. Antonio Santoro omi