Frammenti di Luce. 27 Agosto 2022. Santa Monica.
<< Considerate la vostra chiamata, fratelli: non ci sono fra voi molti sapienti dal punto di vista umano, né molti potenti, né molti nobili. Ma quello che è stolto per il mondo, Dio lo ha scelto per confondere i sapienti; quello che è debole per il mondo, Dio lo ha scelto per confondere i forti; quello che è ignobile e disprezzato per il mondo, quello che è nulla, Dio lo ha scelto per ridurre al nulla le cose che sono, perché nessuno possa vantarsi di fronte a Dio. Grazie a lui voi siete in Cristo Gesù, il quale per noi è diventato sapienza per opera di Dio, giustizia, santificazione e redenzione, perché, come sta scritto, “chi si vanta, si vanti nel Signore”>> (1Cor 1,26-31). Quanto sono consolanti queste parole di S. Paolo! L’Apostolo non fa l’elogio della debolezza ma, con sguardo di fede e sano realismo cristiano, ci esorta a “vantarci” non per i nostri meriti, ma vantarci nel Signore che da “deboli” ci fa “forti” in Lui, da “nullità” ci fa diventare preziosi, anzi ci rivela la preziosità di ogni essere umano. In questo dinamismo trasformante – stoltezza→sapienza, debolezza→forza – consiste proprio lo specifico della Misericordia. Essa, infatti, << si manifesta nel suo aspetto vero e proprio, quando rivaluta, promuove e trae il bene da tutte le forme di male, esistenti nel mondo e nell’uomo. Così intesa, essa costituisce il contenuto fondamentale del messaggio messianico di Cristo e la forza costitutiva della sua missione. (…) Occorre che il volto genuino della misericordia sia sempre nuovamente svelato. Nonostante molteplici pregiudizi, essa appare particolarmente necessaria ai nostri tempi.>> (S. Giovanni Paolo II, enciclica “Dives in Misericordia”, 1980, n. 6). Con questa consapevolezza, preghiamo: <<Santo Spirito, rendici docili ad apprendere e vivere la vera misericordia…>>. Con sguardo e fare misericordiosi, serena giornata!
P. Antonio Santoro omi