Frammenti di Luce. 18 ottobre 2022. San Luca
<< Figlio mio, Dema mi ha abbandonato, avendo preferito le cose di questo mondo, ed è partito per Tessalònica; Crescente è andato in Galazia, Tito in Dalmazia. Solo Luca è con me. Prendi con te Marco e portalo, perché mi sarà utile per il ministero. Ho inviato Tìchico a Èfeso. Venendo, portami il mantello, che ho lasciato a Tròade in casa di Carpo, e i libri, soprattutto le pergamene. Alessandro, il fabbro, mi ha procurato molti danni: il Signore gli renderà secondo le sue opere. Anche tu guàrdati da lui, perché si è accanito contro la nostra predicazione. Nella mia prima difesa in tribunale nessuno mi ha assistito; tutti mi hanno abbandonato. Nei loro confronti, non se ne tenga conto. Il Signore però mi è stato vicino e mi ha dato forza, perché io potessi portare a compimento l’annuncio del Vangelo e tutte le genti lo ascoltassero. >> (cfr 2Tm 4,10-17b). Questo brano della lettera di Paolo al discepolo Timoteo è come una finestra aperta che ci fa vedere l’attività missionaria di Paolo tra le gioie e le sofferenze. Sofferenza per l’abbandono da parte di alcuni cristiani e la gioia per la fedeltà di altri, di cui Paolo fa anche i nomi. Ma l’apostolo Paolo non si lascia condizionare né dalle sofferenze né dalla gioia. Egli usa misericordia verso chi l’ha abbandonato (“nei loro confronti, non se ne tenga conto”) e persevera nella missione sostenuto dalla certezza che il Signore Gesù gli è vicino e gli dà la forza. Penso che questa bella testimonianza di Paolo dia anche a noi forza e consolazione per perseverare nella missione nei nostri ambienti e società sempre più scristianizzati. Con questa consapevolezza, preghiamo: <>. Auguri e la nostra corale preghiera per chi porta il nome di Luca. Serena giornata!
P. Antonio Santoro omi