Frammenti di Luce
<<Fratelli, dovremmo avere il timore che, mentre rimane ancora in vigore la promessa di entrare nel suo riposo, qualcuno di voi ne sia giudicato escluso. Poiché anche noi, come quelli, abbiamo ricevuto il Vangelo: ma a loro la parola udita non giovò affatto, perché non sono rimasti uniti a quelli che avevano ascoltato con fede. Infatti noi, che abbiamo creduto, entriamo in quel riposo, come egli ha detto: «Così ho giurato nella mia ira: non entreranno nel mio riposo!». Questo, benché le sue opere fossero compiute fin dalla fondazione del mondo. Si dice infatti in un passo della Scrittura a proposito del settimo giorno: «E nel settimo giorno Dio si riposò da tutte le sue opere». E ancora in questo passo: «Non entreranno nel mio riposo!». Affrettiamoci dunque a entrare in quel riposo, perché nessuno cada nello stesso tipo di disobbedienza. >> (cfr Eb 4,1-5.11). “Affrettiamoci a entrare in quel risposo”. Di quale riposo parla l’autore della lettera agli Ebrei? Egli, con questa parola, allude alla terra promessa, alla contemplazione della creazione, come Dio che «nel settimo giorno si riposò da tutte le sue opere». Per quanto riguarda noi, possiamo dire che “riposo” significa consapevolezza e contemplazione della presenza di Dio e delle sue opere, qui ed ora, e, nello stesso tempo, presenza di noi a noi stessi nella relazione con Dio, qui ed ora. Riposo, dunque è esperienza di una reciproca presenza, di uno “stare dinamico e gratuito” alla Sua presenza. Questo ho cercato di esprimere, in qualche modo, nel breve testo che condivido oggi con i Frammenti di Luce. Lo consegno come una semplice preghiera… Serena Giornata!
P. Antonio Santoro omi
Alla Tua Presenza
Sono qui
perché Tu ci sei.
Tu conosci
i miei pensieri e affetti;
io ti conosco in modo confuso.
Talvolta, spazza via ogni nube
uno sprazzo della tua luce.
Mi basta
per proseguire il cammino,
sospinto
dall’intima certezza
della tua presenza.