Frammenti di Luce.
<< In quel tempo, Gesù salì sul monte, chiamò a sé quelli che voleva ed essi andarono da lui. Ne costituì Dodici – che chiamò apostoli –, perché stessero con lui e per mandarli a predicare con il potere di scacciare i demòni. Costituì dunque i Dodici: Simone, al quale impose il nome di Pietro, poi Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni fratello di Giacomo, ai quali diede il nome di Boanèrghes, cioè “figli del tuono”; e Andrea, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo, figlio di Alfeo, Taddeo, Simone il Cananeo e Giuda Iscariota, il quale poi lo tradì. >> (Mc 3,13-19). La sequela di Gesù (non solo alla vita sacerdotale e religiosa), è sempre frutto di una “chiamata”, una vocazione che implica un “dono” ed una “responsabilità”, cioè una risposta personale (e comunitaria, a seconda delle situazioni) al dono ricevuto. Gesù chiama anzitutto per “stare con Lui”. È uno “stare dinamico”, che implica “condivisione di vita” per la “missione” nelle sue molteplici forme. Ci fa bene ricordarci, alla luce di questa Parola di Dio, che la fecondità della missione molto dipende dallo “stare con Gesù”. Quando la missione della Chiesa – di ognuno di noi, membri della Chiesa! – non è feconda, dobbiamo chiederci se siamo stati con Gesù, oppure abbiamo, sì, faticato, magari anche molto, ma siamo stati poco con Lui, o forse per niente. Ricordiamoci quello che Egli stesso ci dice nel Vangelo di Giovanni a proposito della vite e dei tralci: <<Io sono la vite, voi siete i tralci. Colui che dimora in me e nel quale io dimoro, porta molto frutto, perché senza di me non potete fare nulla.>> (15,5). Molto frutto: nei modi e nei tempi che Lui ritiene… Alla luce di questo brano del Vangelo dobbiamo anche dirci che ogni “vocazione” ha una dimensione di “mistero”. L’esperienza di Giuda, e, in modo diverso, anche quella di ognuno, ci dice che, sebbene chiamati, abbiamo il potere di oscurare e persino venire meno fino tradire Colui che ci ha chiamati e continua sempre a chiamarci, se gli prestiamo attenzione, appunto, se stiamo veramente con Lui non per giudicarlo o assecondare le nostre attese, ma semplicemente per “stare” con Lui. Con questa consapevolezza, preghiamo: <<Santo Spirito, donaci la grazia di perseverare nella vocazione donata ad ognuno ed esserne immensamente grati… >>. Serena Giornata!
P. Antonio Santoro omi